Contreras Claire - Hearth series 01 - 2015 - Life is Love by Contreras Claire

autore:Contreras Claire [Contreras Claire]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Young Adult Fiction, Romance, Contemporary
ISBN: 9788854198333
Google: HySoDAAAQBAJ
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2016-10-05T22:00:00+00:00

Capitolo 22

Il passato

Oliver

Mi sono sempre considerato fortunato ad avere Victor come amico. È sempre stato altruista, implacabile e soprattutto leale. Quando non avevo un posto dove andare dopo la laurea, perché il contratto di affitto studentesco era scaduto, Vic non esitò nemmeno un attimo.

«Vieni a stare da me», mi disse.

«Okay, fammi sapere quanto ti devo. Mi serve un posto in cui stare solo per un paio di settimane», gli dissi, e lui mi guardò come se fossi pazzo.

«Sei come un fratello. Non mi devi un cazzo!».

Ed ecco come finii a dormire nel piccolo cottage adiacente la casa che Victor aveva affittato per l’estate. Le vacanze estive – l’ultimo ruggito, le chiamava lui. L’ultimo ruggito prima che io andassi a medicina e Victor andasse a giurisprudenza alla ucla. La vita non era affatto male in quelle settimane: ci svegliavamo, facevamo surf, mangiavamo, bevevamo, facevamo festa e andavamo a letto con le ragazze che ronzavano nei paraggi.

Consideravamo la scuola di specializzazione un po’ come alcuni uomini considererebbero il loro ultimo weekend da single, il che era buffo perché ci eravamo autoproclamati scapoli impenitenti. «Chi la vuole una donna quando se ne possono avere dieci?», diceva Vic, cui faceva eco Jensen con: «Vengono prima gli amici delle ragazze». Junior era l’unico che non poté prendere parte alla nostra estate folle, visto che era legato alla stessa ragazza sin dal primo semestre di college. Sebbene lo prendessimo in giro, credo fossimo tutti un po’ gelosi del fatto che avesse trovato una ragazza con la quale aveva voglia di passare ogni giorno.

Quella sera mi preparai come facevo sempre, ma ero esausto per essere stato al sole tutto il giorno e all’indomani avrei dovuto alzarmi presto per cominciare a traslocare fuori città. “Un drink… forse due… poi a letto”, promisi a me stesso entrando nella casa padronale, dove i festeggiamenti erano già cominciati.

“Un drink, forse due, poi a letto”, mi ripetei, cantando questo mantra al ritmo della canzone che riecheggiava dagli altoparlanti. “Un drink, forse due”, stavo per dire ancora una volta, quando vidi Estelle entrare in casa. Un lento sorriso si fece largo sul mio viso, mentre la osservavo passarsi le dita tra i capelli spettinati dal vento. Le labbra erano premute insieme a formare il broncio, mentre gli occhi perlustravano la stanza. Si tolse la giacca che indossava, rivelando una camicia nera scollata che le premeva in alto i seni e una gonna corta di paillettes che metteva in evidenza ogni curva delle gambe.

Immagino si sia sentita i miei occhi puntati addosso, perché un attimo dopo il suo sguardo catturò il mio ed Elle sfoderò un ampio sorriso. Si capiva che non prometteva nulla di buono stasera e si chiedeva se sarei stato al gioco. “Un drink, forse due, poi a letto”, ripetei di nuovo, stavolta dandomi una pacca sul lobo frontale della testa, nella speranza di farci entrare un po’ di buon senso prima di avvicinarmi a Elle. Le mie gambe traditrici mi portarono da lei, come facevano sempre, mentre Elle se ne stava lì in piedi ad aspettarmi, come era solita fare.

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